Archivi categoria: Concerti

Stefano Bollani – Palazzo dei Congressi Riccione 30-03-2024

Stefano Bollani – Palazzo dei Congressi Riccione 30-03-2024

Stefano Bollani & Valentina Cenni

Giovanni Sollima & Rossini Cellos Orchestra – Teatro Rossini Pesaro 25-03-2024

Giovanni Sollima & Rossini Cellos Orchestra – Teatro Rossini Pesaro 25-03-2024

VOYAGE Concerto

Orchestra di violoncelli del Conservatorio Rossini
Giovanni Sollima violoncello solista
Filippo Boldrini co-solista
Claudio Casadei e Francesco Fontana direzione

Sollima presenta a Pesaro un programma eclettico che esprime la peculiare duplicità che lo ha da sempre contraddistinto: eccellente interprete e apprezzato compositore. Oltre a sue composizioni originali, saranno proposti nell’occasione brani della tradizione latino americana, per giungere alle opere di Padre Komitas, il più grande compositore armeno moderno. Sollima osa, accostando brani dai sapori diversi con una totale libertà espressiva e una spiccata apertura verso la musica di ogni epoca e di ogni provenienza. Al contempo, l’artista prosegue il suo impegno a favore delle future generazioni di musicisti, collaborando con l’Orchestra di violoncelli del Conservatorio pesarese. In programma anche Violoncelles, Vibrez!, composizione di Sollima che è divenuta nel corso degli anni un brano di culto per i violoncellisti di tutto il mondo, tanto da essere eseguita dallo stesso compositore in duo con il celebre violoncellista Yo-Yo Ma.

Sarah Jane Morris – Teatro della Regina Cattolica 22-03-2024

Sarah Jane Morris – Teatro della Regina Cattolica 22-03-2024

ALL YOU NEED IS LOVE. OMAGGIO AI BEATLES

Solis String Quartet & Sarah Jane Morris
voce Sarah Jane Morris
Solis String Quartet
violino Vincenzo Di Donna
violino Luigi De Maio
viola Gerardo Morrone
violoncello, chitarra e arrangiamenti Antonio Di Francia

Le canzoni dei Beatles, quelle più popolari, sono da molti anni degli standard a partire dai quali musicisti di estrazione e vocazione diverse hanno ricavato arrangiamenti, trascrizioni e variazioni di ogni sorta. Il rischio, in casi del genere, è duplice. Da un lato si può cedere alla tentazione di arrendersi alla cover, in cambio del gradimento garantito dall’invenzione firmata Lennon – McCartney. Sull’altro versante, si subiscono qualche volta operazioni velleitarie, che in nome dell’originalità degli esiti perpetrano misfatti che di beatlesiano conservano poco o nulla. Felicemente in bilico tra l’uno e l’altro atteggiamento ed al riparo da qualsiasi estremo integralista, il progetto costruito da Solis String Quartet con Sarah Jane Morris si caratterizza per credibilità dei presupposti e piacevolezza dei risultati, nel rispetto della forza degli originali come pure dell’inevitabile esigenza di esprimere qualcosa di nuovo e stimolante. Nato da una traccia teatrale (lo spettacolo Ho ucciso i Beatles, incentrato sul morboso rapporto che legò l’assassino di Lennon ai Fab Four), l’album/concerto All you need is love si mantiene leggermente sulla linea di confine tra classica e pop grazie alla rilettura musicale del Solis String Quartet che cerca e trova un mood sonoro e ritmico accattivante, fuori dall’ordinario; quindi sfiora il jazz e il blues nelle atmosfere vocali evocate, naturalmente, da Sarah Jane Morris, la cui prepotente cifra personale esclude ogni possibilità di “imitazione” passiva, privilegiando al contrario un racconto di straordinaria e coinvolgente originalità.

Those Revolution Years – Teatro Sperimentale Pesaro 19-03-2024

Those Revolution Years – Teatro Sperimentale Pesaro 19-03-2024

Andrea Bratta voce e percussioni
Giulio Vampa chitarra e cori
Daniele Russo chitarra e cori
Pier Paolo Farina chitarra
Enrico Montanaro batteria
Alberto Fattori basso
Lorenzo Stroppa tastiera

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Sergio Guerra, professore di Letteratura e Cultura Inglese presso L’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, e Rocco Bratta, con l’intento di percorrere la musica rock, pop, soul e blues a partire degli anni Settanta, come filo conduttore per un approfondimento sulla società e sulla cultura dell’epoca. Al centro dello spettacolo la scena musicale inglese e quella italiana – con le indimenticabili musiche di The Beatles, Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple, Jethro Tull, De Andrè, Finardi, PFM e tanti altri – trasportano lo spettatore in un vero e proprio “sogno ad occhi aperti “

La Crus – Teatro Sperimentale Pesaro 16-03-2024

La Crus – Teatro Sperimentale Pesaro 16-03-2024

Mauro Ermanno Giovanardi (voce e armonica)
Cesare Malfatti (chitarre e campioni)
Chiara Castello (tastiere e cori)
Marco Carusino (basso e chitarre)
Leziero Rescigno (batterie)

Scout Gillett – Gradara 08-03-2024

Scout Gillett – Gradara 08-03-2024

Originaria di Kansas City e stabilita a Brooklyn – NY dal 2017, Scout Gillett ha suonato in diversi gruppi dal vivo e ha dato avvio a una sua agenzia di booking, la Road Dog Booking.
L’infanzia trascorsa nelle zone rurali del Missouri e il suo debutto nella scena punk locale hanno forgiato la sua natura intrepida che si è poi riversata nel suo album solista: No roof no floor (2022), una meditazione audace e vivace, ma al contempo intima, sulla fiducia, sulla resa e su ciò che rende una casa tale. L’album è stato registrato in un grande locale in legno con le porte larghe e questo senso di spaziosità, senza tetto né pavimento come suggerisce il titolo dell’LP, è restituito anche dal frinio dei grilli che si distinguono nei brani.
Gli arrangiamenti di Ellen Kempner (Palehound), David Lizmi (MS MR) e Kevin Copeland (The Big Nett), riflettono le radici rurali di Gillett e il suo spirito indie; chitarre e strumenti country/folk come pedal steel, armonica e banjo intessono melodie allegre e accompagnano la voce vellutata di Scout Gillett. L’artista è stata al SXSW 2023, al Treefort Music Festival 2023 e in tour con Sarah Shook & The Disormers e Dead Gowns.

Sleap-e – Gradara 08-03-2024

Sleap-e – Gradara 08-03-2024

Progetto guidato da Asia Martina Morabito, giovane talento bolognese classe 2000. Sleap-e prende forma a Bologna nel 2018 con il primo EP e il singolo Hard Times, prodotto dalla band italo-americana Baseball Gregg; nel 2020 esce Mellow, secondo EP bedroom pop frutto della stessa collaborazione e l’entrata in WWNBB Collective. Nei due anni successivi la formazione dà vita a un nuovo sound inedito e si dedica alla preparazione dell’album Pouty Lips, uscito nel maggio 2022. A dicembre dello stesso anno entra nel progetto La Zona D’Ombra di Bronson Recordings e registra il nuovo disco in uscita il 22 marzo 2024. Sabato 9 marzo porterà un live immerso nel lo-fi, un occhiolino all’attitudine egg punk, un gattino dall’indole impulsiva che gioca con la bossa nova e con l’anti-folk.

Alabaster dePlume – Sala della Repubblica Teatro Rossini Pesaro 06-03-2024

Alabaster dePlume – Sala della Repubblica Teatro Rossini Pesaro 06-03-2024

Alabaster DePlume (nome d’arte di Gus Fairbairn) è un compositore, sassofonista, attivista, poeta e oratore di Manchester. È ormai di casa nel leggendario spazio creativo di Londra “Total Refreshment Centre”, dove ha realizzato gli ultimi suoi album (usciti tutti sulla lanciatissima e sempre più riconosciuta label chicagoana International Anthem), un affascinante e inafferrabile mix spiritual jazz, folk, spoken poetry e global sounds.
Risale ad aprile 2022 l’album emblematicamente intitolato Gold – Go forward in the courage of your love, atteso seguito del precedente To Cy & Lee: Instrumentals vol. 1. Entrambi i dischi hanno una genesi piuttosto unica che riflette l’estetica e la portata “politica” dell’azione artistica di Alabaster. To Cy & Lee nasce quando il compositore lavorava per Ordinary Lifestyles, un’associazione caritatevole di Manchester che aiuta persone con disabilità a vivere una vita piena nella propria casa. È qui che conosce Cy e Lee. Il suo lavoro consisteva nel far socializzare i ragazzi, e lui lo ha fatto attraverso la musica. Hanno creato melodie insieme, in diversi momenti della loro giornata, DePlume ha registrato queste sessioni estemporanee al telefono, per poi rielaborarle nel suo studio. “Ci sono cose che non possiamo esprimere a parole, ma che possiamo raccontare con suoni e musica.
Questi ragazzi hanno meno parole di noi, qualcuno non ne ha proprio. Quando mettiamo i nostri sentimenti nella musica – che liberazione!”. È un metodo che usa anche nei suoi show dal vivo, dove possibile, mettendo sé stesso e i musicisti in circolo. Anche il successivo Gold è attraversato da un afflato etico e sociale: ben 19 tracce organizzate in due settimane di registrazione in cui musicisti sempre diversi per ogni seduta (tra questi Tom Skinner dei Sons Of Kemet) hanno suonato senza un canovaccio preciso se non la capacità di connessione e di porsi in una condizione di aiuto ed empatia reciproci.

BACK TO BACH Paolo Fresu e Orchestra I Virtuosi Italiani – Teatro Rossini Pesaro 20-02-2024

BACK TO BACH – Teatro Rossini Pesaro 20-02-2024

Paolo Fresu tromba
con Orchestra I Virtuosi Italiani

Balanescu Quartet – Teatro Rossini Pesaro 03-02-2024

Balanescu Quartet – Teatro Rossini Pesaro 03-02-2024

Alexander Balanescu – violino, mente creativa e compositore del quartetto
Yuri Kalnits – secondo violino
Una Palliser – viola
Nicholas Holland – violoncello

Il Balanescu Quartet nasce nel 1987 in Romania dall’idea del violinista Alexander Balanescu. La formazione ricrea il classico quartetto d’archi ma con un’idea originale, quella di adattare la forma tradizionale della formazione a un repertorio il più possibile ampio e variegato. L’obiettivo ultimo del Balanescu Quartet è quello di avvicinare la musica classica alla contemporaneità, sia a livello musicale sia di pubblico. Eclettismo è la parola chiave: il quartetto si esibisce in arrangiamenti di brani di artisti già noti ma molto lontani dallo stile della musica da camera.
Il loro repertorio spazia dalla musica pop elettronica dei Depeche Mode, dei Kraftwerk o degli Yellow Magic Orchestra, alle riletture di artisti più di nicchia come Michael Nyman, i Pet Shop Boys, John Lurie o Kate Bush. Questo è quanto è contenuto nel loro primo album Possessed del 1992, i cui brani riarrangiati vengono tuttora riproposti dal Quartetto nei concerti dal vivo.
Altro punto di forza del Balanescu Quartet è il crossover creato con la musica popolare dell’Europa dell’Est, che lo rende un esperimento totalmente innovativo nel panorama musicale. Dopo il primo tour in Romania, Alexander Balanescu riscopre il fascino della musica popolare della sua terra d’origine decidendo di unirlo alle sonorità della musica classica. Questa commistione di generi dà vita a Luminitza (1994). Nel 1995 il Quartet compone la colonna sonora del film Angels & Insects del regista Philip Haas, mentre nel 1997 collabora con il gruppo rock inglese Spiritualized per l’album Ladies and Gentlemen We Are Floating in Space. Nel 2000 il quartetto cura la colonna sonora del film Il Partigiano Johhny di Guido Chiesa, tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. L’amore del gruppo per la musica popolare rumena e per la figura della cantante Maria Tanase, definita la “Edith Piaf di Bucarest”, porta alla realizzazione di uno spettacolo incentrato unicamente sulla figura della cantante. Si tratta del progetto Maria T. a cui collabora l’austriaco Klaus Obermaier, stravagante artista e musicista elettronico che fonde musica e immagini video nei suoi spettacoli e ideatore di numerose opere multimediali e crossmediali. Dal progetto, nel 2005, nasce un album omonimo e lo spettacolo viene presentato anche in Italia, al Teatro Piccolo Regio di Torino, nel novembre dello stesso anno. Dopo aver curato nel 2012 la colonna sonora del film Diaz – Don’t Clean Up This Blood di Daniele Vicari, il Balanescu Quartet torna nel 2020 con una collaborazione per l’album Forever (pubblicato ad ottobre 2020) di Francesco Bianconi, frontman della band italiana Baustelle. Il Quartet cura l’arrangiamento degli archi in alcuni brani dell’album come Il bene, L’abisso, Go!, Fàika Llìl Wnhàr, Zuma Beach, Certi Uomini, Assassinio dilettante e Forever.