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Daniele Di Bonaventura e Angelo Ferracuti Fano 10-08-2022

Daniele Di Bonaventura e Angelo Ferracuti – Rocca Malatestiana Fano 10-08-2022

Daniele Bonaventura e Angelo Ferracuti “Non Ci Resta Che L’amore: Il Romanzo Di Mario Dondero”

DI BONAVENTURA E FERRACUTI: MUSICA E PAROLE NEL RICORDO DI MARIO DONDERO
“Voci ed Evocazioni” per dedicare un a serata al grande fotografo italiano (Dondero è nato a Milano, 6 maggio 1928 e deceduto a Petritoli (FM), 13 dicembre 2015), cittadino del mondo e marchigiano d’adozione, con un’innata passione per la vita e per la cultura, vera, fatta di memoria e di rapporti con le persone: ha fotografato Beckett, Gaber, Pasolini Sartre ma anche la gente umile, i lavoratori tra cui coloro che raccoglievano le olive a Cartoceto. Con Fano Mario Dondero ha avuto un rapporto molto intenso, quattro le sue mostre: “Mario appariva d’incanto un giorno – ricorda il suo amico Massimo Puliani – e diventava parte della comunità unendo, sempre unendo le persone. Poi spariva nel tempo e d’incanto riappariva come un gatto”.

Daniele Di Bonaventura è uno dei più apprezzati e interpreti internazionali di bandoneon. Marchigiano dallo stile multiforme compositore e arrangiatore nasce pianista per poi appassionarsi allo studio del bandoneon reinterpretando le sonorità di questo strumento in uno stile spiccatamente personale. Di Bonaventura ha suonato con i maggiori interpreti jazzistici tra cui con Paolo Fresu con il quale ha un lungo sodalizio.

Angelo Ferracuti (Fermo, 1960) e` uno scrittore. Ha pubblicato soprattutto reportage narrativi, tra i quali Le risorse umane (Feltrinelli, 2006), Il costo della vita (Einaudi, 2013; con un inserto fotografico di Mario Dondero; premio Lo Straniero), Andare, camminare, lavorare (Feltrinelli, 2015), Addio (Chiarelettere, 2016), e il memoir La meta` del cielo (Mondadori, 2019) e Non ci resta che l’amore. Il romazo di Mario Dondero (il Saggiatore, 2021). Collabora con il manifesto, il venerdi` di la Repubblica, la Lettura del Corriere della Sera e con Radio 3. E’ tra i più vivaci “fotografi” della realtà sociale italiana.